domenica 20 ottobre 2013

Calendario Novembre 2013

Calendario novembre 2013


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                                 Sabato 9 novembre 2013 dalle 15.00 alle 17.00
                          Corso per Creare Cosmetici Naturali
                      con Caterina Lazzarin Zago: Estetica Olistica clicca qui

La mia proposta è quella di aiutarvi a ideare e preparare cosmetici fatti a mano come una volta, 
con materie prime naturali per voi e le persone a cui volete fare un regalo personalizzato e diverso dal solito. Apritevi alla fantasia, all’originalità e alla voglia di sperimentare! 

Il corso è aperto a tutti coloro che desiderino conoscere e imparare come creare qualche cosmetico personale. 
Vi porterete a casa i prodotti costruiti da voi. 

* Dove:Armoniosa Mente asd, via Giardinetto 55, Voltabarozzo ( PD )
Per info e prenotazioni: Giulia 340-7814840, prenotazione obbligatoria,
evento riservato ai soci

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 Giovedì 14 novembre 2013 dalle 20.30 alle 21.30

Presentazione -ingresso libero-

l'ATTIVAZIONE PSICHICA
E RICERCA DEI TALENTI

tenuta da Caterina Lazzarin Zago clicca qui

...Se ti senti alla deriva, non sai dove andare e soprattutto non sai cosa fare...

Si consiglia questo tipo di percorso quando si desidera realizzare il proprio Progetto Personale diventando così consapevoli di se stessi per una vita piena e realizzata.
"La mia personale esperienza risale a quando ho fatto l'Attivazione Psichica e la Ricerca dei miei Talenti nel 1995, ignara del vero loro significato. A distanza di quasi 20 anni i Miei Talenti sono diventati il Mio Lavoro. Il mio desiderio più profondo è che le persone possano aprirsi a questa consapevolezza, comprendendo che sia possibile realizzarsi in questa vita, senza boicottare il proprio processo di crescita.
Caterina

* Dove: c/o Salone Hair Passion - via Fermi 7b - Padova 
Per info e iscrizioni: Caterina  349 13 43 616  caterina@natalibera.com
Silvia 049 87 10 525

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Sabato 16 novembre 2013 dalle 15.00 alle 18.00
nei Colli Euganei Padova

Aromi Doni di Natura 
Corso di Aromi al Femminile
indirizzato alle Donne
 con Caterina Lazzarin Zago
In questo incontro verranno presentati una serie di oli essenziali per il riequilibrio del nostro Femminino Sacro, con l’aiuto della Luna, dei Rituali. Per essere più sensuali, più seducenti, per aumentare il nostro fascino e la nostra creatività Sarà un viaggio alla scoperta dell'importanza che gli aromi hanno per noi donne nell'uso quotidiano, per la nostra bellezza olistica e per la nostra psiche. Un gruppo rivolto alle donne, sarà un momento dove poter condividere in un cerchio la nostra crescita e la nostra ricerca personale attraverso il mondo magico e sublime delle essenze. 

 Quali essenze aumentano il nostro fascino, la nostra bellezza di essere Donne?
Un incontro alla conoscenza di profumi, che Madre Terra ha creato per noi donne.

 Dove: immersi nella meravigliosa cornice dei colli euganei.
Verranno date le indicazioni al momento dell'iscrizione.
Per info e prenotazioni: Caterina  349 13 43 616  caterina@natalibera.com
* Contributo: 35€, solo per questo incontro hai la possibilità di portare un'amica pagando in due lo stesso contributo. I posti sono limitati.

Le iscrizioni devono pervenire entro giovedì 14 novembre.  


Sabato 30 novembre 2013 dalle 15.00 alle 18.00 seguirà per chi lo desidera un approfondimento sull'argomento.

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Sabato 30 novembre  2013 dalle 20.30
a Padova

                                         Meditazione Ho-oponopono                                   con musica dal vivo e accordatura naturale a 432 Hz  clicca qui

Conduce: Amra Maria Grazia Bambini

L'antica tecnica hawaiana dell' Ho'oponopono
è uno strumento molto semplice e potente
per ritrovare uno spazio di presenza, di pace
e di responsabilità in situazioni che ci stanno affliggendo
nella relazione con una persona, che sia il partner,
un componente della famiglia, un amico, una persona con cui lavoriamo,
ma anche in situazioni in cui non sono coinvolte altre persone ma che sentiamo di "subire".
La parola Ho'oponopono significa “mettere le cose al posto giusto”.
E’ un tempo in cui tutti siamo molto provocati proprio nei nostri punti più vulnerabili…
Trasformiamo tutte le crisi in occasioni di risveglio e di evoluzione
per poter vivere pienamente la nostra Vita.
La meditazione sarà un’occasione per sperimentare questa pratica
su una situazione concreta con l'ispirazione della musica
suonata dal vivo al pianoforte che accompagna
e rende molto profondo tutto il processo.

* Dove: a Padova 
Per info e iscrizioni: Caterina  349 13 43 616  caterina@natalibera.com
                                            *Contributo per la serata è di 25 euro.
 E' importante la prenotazione perchè i posti sono limitati.
E' da sottoscrivere la tessera CSEN a cui è affiliata l'Associazione "Artha Rajas", associazione sportiva e dilettantistica, del costo di 10 euro che comprende l'assicurazione relativa a tutti gli eventi.
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ANTEPRIMA:   Primo incontro Domenica 8 dicembre 2013
 dalle 10.00 alle 18.00

a Padova
 " Il Potere del Femminino Sacro"
 Il Radicamento - Io Esisto – Il Rosso clicca qui
E’ un percorso di crescita e consapevolezza che ha lo scopo di permetterci di riscoprire le energie e i ritmi femminili personali, di liberare la nostra creatività, di vivere la dimensione dell’incontro con sé stesse e con l'altro attraverso una profonda sacralità. Ognuna di noi ha nella vita un proprio progetto personale da realizzare, Laura e Caterina desideriamo condividere con voi quella che per noi è stata la nostra trasformazione e crescita evolutiva interiore attraverso molti anni di esperienze. I seminari nascono dall'unione di diverse tecniche come lo Yoga, la Danza spontanea, la Meditazione, le Arti Creative, l'Aromaterapia Alchemica e i Rituali.
Per info e prenotazioni: Caterina  349 13 43 616  caterina@natalibera.com
 Laura 339 19 25 988  lauramede@libero.it 
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giovedì 10 ottobre 2013

Astrologia Celtica dal 7 settembre al 7 ottobre

dal 7 settembre al 17 settembre il Corvo – Ginepro
dal 18 settembre al 27 settembre il Bovaro – Bagolaro
dal 28 settembre al 7 ottobre l’Eroe Terrestre – Pioppo


il Corvo – Ginepro dal 7 settembre al 17 settembre
Il mito:
Il dio Lug si sveglia e le sulle labbra si lasciano sfuggire un lungo sospiro di soddisfazione: la sua amante, una bella mortale, dorme ancora contro il suo petto. Rivede la sua meravigliosa notte d'amore ed accarezza, intenerito, il ventre gonfio della sua compagna che gli darà un figlio tra qualche giorno. Dovendo stare lontano per qualche tempo a causa dei suoi impegni divini, chiama a sé il suo animale preferito, che lo aiuta anche nella pratica divinatoria: il Corvo bianco. L'uccello si appoggia sulla sua spalla, l'orecchio rivolto alla bocca del suo padrone, ancora mezzo addormentato, che gli dice: “Ti affido la mia bella, cerca di impedire a qualsiasi mortale di venire a dividere il suo letto. Mi dovrai riferire tutto ciò che succederà durante la mia assenza.”
Il Corvo bianco acconsente e gli promette di ubbidire. Al suo rientro, Lug interroga il corvo, che ha anche promesso alla giovane donna incinta di non dire niente delle sue notti di amore con un giovane pastore. Il Corvo bianco mente così al suo padrone; il dio s'infuria e per punirlo gli annerisce le piume e lo condanna all'eterna subordinazione. D'ora in poi il Corvo, privo di libertà, sarà totalmente sottomesso alla volontà del dio Lug. Questo mito illustra le malefatte della coscienza, quando si separa dalla divinità che vi risiede. La coscienza può essere luce; diventa una consigliera nera quando acconsente alla menzogna e si mette al servizio delle forze delle tenebre.
L'astrologia celtica associa il Ginepro a coloro che nascono con il Sole nella costellazione del Corvo, per ricordare che solo le radici hanno il diritto di affondare nell'oscurità, mentre i rami e le bacche deliziose devono crescere nello splendore della luce. Le bacche del Ginepro diventano nere quando sono mature: ciò simboleggia la coscienza dell'uomo che si allontana sempre dal suo essere profondo e il cui colore diventa più scuro quando diventa matura, quando segue le leggi della natura.
La leggenda ci dice che quando la città di Lione fu fondata (Lug-Dunum), molti corvi scesero dal cielo per rappresentare il dio della divinazione, il grande Lug che vede tutto e sa tutto.

Il carattere:
Abbastanza spinoso come carattere! I frutti devono certamente essere cucinati col fuoco o addolciti dal gelo per diventare mangiabili. Nelle nostre campagne circola una strana ricetta: se volete mangiare un corvo, bisogna mettere l'uccello in una padella piena di acqua bollente, dopo avergli levato tutte le piume, nel fondo della pentola si mette anche una pietra trovata per strada. La durata della cottura del volatile varia: quando la pietra sarà cotta, si potrà servire il corvo nel piatto degli ospiti! Molto indipendente,e quindi spesso solitario, il Corvo-Ginepro segue sempre le proprie idee e rifiuta di ubbidire a chiunque. Nessun consiglio, nessuna minaccia sembrano capaci di fargli cambiare idea: spesso silenzioso, si potrebbe pensare che sia privo di interesse per chi lo circonda, per le situazioni sulle quali sembra sorvolare. Ma non è per niente vero: rimane sempre vigile. Timoroso, spesso senza motivo, il Corvo-Ginepro passa giorni e notti sul “chi va là”. Eccolo partire, al minimo disturbo, nel suo mondo etereo in cui sembra trovare risorse e tranquillità. Un po' superbo, spesso suscita commenti negativi e i suoi conviventi non sanno mai proprio come catturare la sua attenzione e ottenere il suo affetto. Nella maggior parte dei casi si basta, fino a quando non incontra qualcuno della propria specie, allora può aprirsi, anche se lo si può sapere solo quando batte ormai armoniosamente le sue ali e fa risuonare il suo grido nell'aria. In realtà il Corvo-Ginepro è un mistico che cerca che cerca la sua strada nell'immensità cosmica. Ha delle radici capaci di nutrirlo nelle zone più aride, più disgraziate, è uno spigolatore che sa recuperare i semi buoni nel campo dei vicini. Avvicinarlo e addomesticarlo non è molto facile. Spesso, la sua superbia lo fa sembrare arrogante ed egoista: è molto parsimonioso, non è certo la generosità a caratterizzarlo: “Tutti per me e me per me”...questo sembra essere il suo moto. Eppure non è poi così cattivo: una volta tolte le spine, può diventare un compagno attraente, malgrado le esigenze e le negligenze che lo rendono difficilmente sopportabile.

Rapporti ed amicizie:
I suoi grandi amici, senza andarli a cercare lontano, sono altri nativi dello stesso segno; con loro regna la complicità e quindi bisogna sorvegliare i campi di grano o di granturco: quando formano una banda, sono strani uccelli, con intenzioni poco raccomandabili

Professione:
Come fare quando si è in preda all'ambizione e alla sete di vivere intensamente, quando l'unica dote personale che si dispone è l'arte i volare e di rubare? Il Corvo-Ginepro non diventerà sicuramente un agricoltore! Il suo principale handicap è quello di odiare il lavoro: lo trova ingiusto e non adatto a sé: Cerca sempre un'attività proporzionata alla propria immensa energia( non è un fannullone, assolutamente)e all'idea che egli ha di sé stesso, della propria dignità e dei propri diritti a darsi da fare per i più alti incarichi. Nella maggior parte dei casi, si dimentica di essere nero ormai da molto tempo, non riesce ad ammettere di essere l'animale preferito del dio Lug, depositario dei segreti cosmici e quindi, deluso, affonda nella propria cupezza, reprime i rancori e, incapace di accettare la propria punizione, diventa un imbroglione (neanche di alto rango). Non è proprio cattivo! Si dimentica soltanto di pagare i debiti, le compere, oppure discute sul prezzo per ore e cerca di ottenere vantaggi ai quali non ha diritto. Non è nato per comandare eppure desidera avere un po' di potere: quando lo ottiene, non sa cosa farsene perchè non è ciò che desidera veramente. Il Corvo-Ginepro può realizzarsi professionalmente solo se diventa un'eminenza grigia, il capo di una rete di informazioni, la spia di qualche illuminato, invidiato e rispettato, dal quale può derivare una parte della sua gloria per ritrovare il proprio colore bianco originale.

Amori:
Ecco il campo in cui questo nostro uccello non può farsi notare. Grande seduttore o bella principessa, non dimentica nessuna magia per ottenere tutto dall'amato(amata). L' avidità amorosa del Corvo-Ginepro non è sempre gradita da chi è stato affascinato dalla sua personalità: costoro finiscono spesso con il fuggire, pieni di rimpianti, ma sani e salvi. Maschilista al massimo, oppure divoratrice di uomini, i nati del Corvo-Ginepro frequentano molto le strade in cerca in cerca del partner ideale o di una compagna docile. Più che tenero o appassionatamente innamorato, il Corvo-Ginepro è soprattutto un essere sensuale, gaudente, spesso privo di qualsiasi forma di romanticismo. Grande consumatore di rapporti sessuali, il Corvo-Ginepro potrà scegliersi bene il proprio partner ideale o una compagna docile.

Destino:
Il destino del Corvo-Ginepro è quello di riconciliarsi con il dio Lug e di ritrovare il suo colore bianco originale. Questo può realizzarsi solo con un ritorno alle origini, con una reale ammenda, con un riorientamento della traiettoria del volo che permetterebbero di ripagare il dio per il tradimento passato e di sfuggire così alla punizione. In modo concreto, conviene modificare l'elenco delle priorità della vita e riorganizzare i valori fondamentali in un ordine armonioso, in sintonia con le leggi cosmiche della giustizia, del rispetto e dell'ubbidienza agli dei ed alle forze della natura. L'astrologia celtica consiglia al Corvo-Ginepro di trascendere il suo materialismo grossolano e lo esorta a provare ad aprire il proprio cuore alla spiritualità per essere di nuovo illuminato e riportato al proprio colore originale.


il Bovaro – Bagolaro dal 18 settembre al 27 settembre
Il mito:
A quei tempi, i Celti vivevano ancora di raccolta della frutta, di caccia e di allevamento nomade. Un padre morì lasciando due figli tra i quali dividere la sua eredità. Uno dei due figli, molto avido, tenne tutti i beni per sé e cacciò il fratello, lasciandolo portare via solo due buoi dalle grandi corna. Artorix, il fratello leso, si ise in cammino, attraversò la foresta, cercando cibo e luoghi accoglienti. Incontrò così Esus, il dio boscaiolo. Dopo aver ascoltato le disavventure di Artorix, Esus il dio buono che esaudisce tutti i desideri, abbattè un Bagolaro(albero simbolico che ancora oggi porta il nome generico latino di Celtis), tagliandone i rami, ne riquadrò una parte del tronco: preparò così un giogo ed un timone, venne anche tagliato un grosso ramo che passò attraverso la fiamma del fuoco. Artorix ricevette così da Esus il primo aratro, egli fu quindi il primo ad aver arato un campo con l'aiuto dei buoi, nell'equinozio d'autunno, per seminare dei cereali. Egli viene così considerato l'iniziatore dell'agricoltura, e l'istitutore dell'arte del nutrimento attraverso la coltivazione della terra-madre.
La costellazione del Bovaro è rimasta associata all'equinozio di autunno ed al Bagolaro. Questo albero dalle foglie caduche segue il ritmo delle stagioni e porta i suoi piccoli semi – simboli dei cereali – a maturazione sempre nella seconda metà del nostro mese di settembre. Nel cielo. Il Bovaro sembra seguire la costellazione dell'Orsa Maggiore.

Il carattere:
Inflessibile e resistente, il Bovaro-Bigolaro è un essere solido, perseverante che sa quello che fa e perchè lo fa. Questo essere rustico non si pone tanti problemi filosofici sul significato della vita: trova la risposta ai suoi quesiti nel lavoro che permette il sostentamento nella vita, della salute e delle gioie terrene. Non vi è nessuno più concreto di lui nella ruota della vita cosmica. Scava la propria esistenza come un solco nel campo: solo per interrare i semi che germoglieranno, cresceranno nell'ombra e forniranno il cibo di domani. E' un essere profondo: ha il senso della misura, della conservazione ed anche del sacrificio. Bisogna seminare i semi del suolo, restituirli alla Grande Madre, perchè Ella ce li restituisca centuplicati. Non fa mai spese a caso, per cose futili: vede tutto come un investimento. Elabora molti piani, dopo aver osservato la natura ed averne capito le regole, ne rispetta le leggi. Al limite, si dà da fare affinchè queste seguano la direzione che a lui conviene, poiché pensa in termini di rendimento e profitto, in qualsiasi campo. Talvolta taciturno ed estremamente testardo, il Bovaro-Bigolaro ha qualità corrispondenti ai suoi difetti: ci si può fidare totalmente di lui, perchè è generoso. Si dice che abbia un “cuore d'oro”. E' famoso anche il suo “pollice verde”. Non si occupa di preconcetti o teorie: gli interessano solo la pratica e l'esperienza diretta. E' estremamente metodico e non ammette errori: ritiene indispensabile ripararli per purificarsi. Corregge comunque le proprie azioni, i propri sentimenti, i propri pensieri per adattarli alle esigenze del momento, ciò lo porta a non avere la lungimiranza di una visione a lungo termine. Per questo, il Bovaro-Bigolaro , così rispettoso delle tradizioni e delle leggi della natura, così conservatore nell'anima, può lasciarsi convincere dalla prima informazione scientifica che gli capita di sentire e dalla prima esperienza concreta che conferma tale informazione. Pieno di qualità, ecco il Bovaro-Bigolaro solo, con una mentalità un po' ristretta, un modo di ragionare che bada ai risultati immediati, valutando gli esseri e le cose troppo da vicino, con la conseguenza di commettere errori spesso difficili da correggere, perchè i vantaggi di ciò che ha realizzato costituiscono poi degli ostacoli al cambiamento e alla revisione.

Rapporti ed amicizie:
Fedeltà e solidarietà, queste sono le qualità del Bovaro-Bigolaro per quanto riguarda i rapporti di amicizia. Nessuna grande promessa, nessuna frase sull'amicizia eterna. Una stretta di mano vale più di qualsiasi contratto al mondo. Del resto, è così che da secoli si concludono tutte le transazioni. Il Bovaro-Bigolaro si sente maggiormente impegnato dalla parola data che dalla propria firma. I rapporti tra gli esseri umani e non umani ( animali, piante, terra, cielo, tempo) sono fondamentali per lui. Sa che l'uomo è solidale in tutto l'universo. E' il primo ecologista cosciente.

Professione:
Naturalmente, si incontra spesso il Bovaro-Bigolaro in ambienti rurali o in lavori legati all'agricoltura, alle macchine utensili o ai campi, che riguardano la produzione e la distribuzione del cibo. Il Bovaro-Bigolaro dovrebbe dedicarsi a professioni intellettuali o artistiche con molta prudenza: non vi eccelle e rischia di soffrirne molto. Gli conviene evitare anche i mestieri che riguardano la guerra e il diritto: bisogna essere veloci e vendicativi, pronti a comandare o a sottomettersi. Il Bovaro-Bigolaro, anche se molto conservatore, tiene molto alla propria indipendenza: ama organizzare il proprio lavoro a modo suo, seguendo i ritmi della natura, le tradizioni. E' un essere originale: ama essere sempre impegnato, ma non stressato. Non vuol dover accelerare un ritmo che ama regolare, quasi un routine, ad ogni modo ciclico ed ordinato. Il Bovaro-Bigolaro può anche sviluppare le proprie qualità in carriere nelle quali le sue capacità di innovazione tecnica e la sua ingegnosità possono trovare applicazione. Ad esempio può trovare molte soddisfazioni nella ricerca orientata agli sbocchi concreti delle scoperte scientifiche, o in mestieri che hanno come obbiettivo il trasformare il valore di beni già esistenti. Sensibile ed attento ai particolari, eccelle in professioni che richiedono delle “finiture” curate.

Amori:
Il significato dell'amore, per questo segno, risiede essenzialmente nella formazione di una famiglia. Anche se molto sensuale, il Bovaro-Bigolaro non riesce mai a liberarsi della preoccupazione delle conseguenze dei suoi atti. In amore, pensa alla “produzione” di figli. Lo scopo delle relazioni sessuali è quello di riprodursi, di perpetuare il genere umano, gli suggerisce sempre il suo essere profondo. Poco romantico, per niente un esteta, il Bovaro-Bigolaro si sceglierà un marito o una moglie seguendo i criteri di un allevatore di cavalli: sempre con lo scopo di “migliorare la razza”. Se sceglie un essere, quest'ultimo deve essere sano e robusto.

Destino:
Per il Bovaro-Bigolaro, si tratta di diventare Esus in persona, il dio ingegnoso che esaudisce tutti i desideri. Il destino del Bovaro-Bigolaro passa attraverso orte strette. Una volta superate queste soglie, si accorge che l'universo esterno non è altro che il riflesso della sua vita intima, l'ordine cosmico che egli osserva e decifra non essendo altro che la propria creazione artistica. Lui, che si dichiara un materialista inguaribile, può accorgersi allora del fatto che tutti gli avvenimenti della propria esistenza sono il prodotto della propria immaginazione. Scopre quindi che esiste in lui uno Spirito, una forza di coesione e di coerenza all'origine della sua vita quotidiana. Smettendo di ubbidire al mondo delle apparenze raggiunge il suo grado supremo; se il Bovaro-Bigolaro saprà attaccarsi all'aratro per arare la propria anima, essa darà luogo ad una esistenza ricca di significati e di simboli.



l’Eroe Terrestre – Pioppo dal 28 settembre al 7 ottobre
Il mito:
Dis, il dio padre degli dei e degli uomini, meditò a lungo prima di arrivare alla seguente decisione: “Voglio generare un figlio con una mortale, questo figlio sottomettendosi a prove incredibili, con il proprio coraggio, arriverà da solo al rango degli dei. Otterrà allora l'immortalità e diventerà il protettore degli dei e degli uomini.” Egli scelse quindi con cura la donna che avrebbe potuto generarlo e si unì a lei trentasei ore, assumendo le sembianze del suo legittimo sposo.
Nel decimo mese lunare Ogmios che iniziò subito a parlare e che inventò l'antica scrittura celtica, denominata ancora oggi Ogman: questo fu il primo segno. Il verbo è il creatore della vita ed allontana la morte: Ogmios aveva appena compiuto il suo primo atto di protezione nei confronti degli dei e degli uomini. Eseguì quindi i dodici famosi lavori, che gli consentirono di essere paragonato al dio Ercole al tempo della conquista romana. La costellazione che porta oggi il nome Ercole si chiama Ogimios da secoli, dal nome dell'Eroe Terrestre della mitologia celtica. La clava dalla quale Ogimios non si separa mai è ricavata dal egno di un pioppo, un albero che cresce alto verso il cielo, come l'Eroe Terrestre dall''indomita volontà, capace di diventare immortale con la propria forza.

Il carattere:
La sua inflessibile volontà e la sua perseveranza sono proverbiali per i Celti. Nessuno ha mai visto l'Eroe Terrestre- Pioppo rinunciare ad una azione o un combattimento. Ama e ricerca le prove più difficili. La sua forza da super uomo lo rende a volte irascibile e poco gentile; la sua resistenza spaventa spesso coloro che lo avvicinano, assomiglia ad un Tirannosauro in piedi, pronto a distruggere tutto il suo cammino, il corpo teso come un arco in un fantastico sforzo, oltre la condizione umana. Sembra spesso instabile e poco accomodante perchè la realizzazione dei propri scopi è prioritaria in tutti i suoi rapporti con il mondo. Quando si mostra in società egli viene notato: è molto diverso dalla maggior parte della gente. Quando attraversa la folla, modifica il proprio comportamento: lo si potrebbe considerare un eccentrico, un originale, persino uno snob, ma questi criteri di giudizio non sono appropriati alla sua eccezionale personalità. Affascina, ma nello stesso tempo preoccupa: sembra sempre guardare altrove, distante dalle abituali preoccupazioni degli uomini. Detesta essere disturbato o in ritardo. Tutti i suoi desideri sono degli ordini che realizza immediatamente. Non sopporta che gli si resista e piega tutti gli ostacoli con la sua forza: viene spesso soprannominato “bulldozer”. Anche se sembra un po' burbero, è in realtà molto sensibile, ma non lo dimostra, svela raramente i propri sentimenti e sembra distaccato dai rapporti umani quotidiani.

Rapporti ed amicizie:
I rapporti che stabilisce sono molto superficiali, oppure molto profondi, ma sempre legati alla realizzazione dei propri progetti. In amicizia, si ritrova sempre a fare la pare del fratello maggiore, del protettore, e riceve molta riconoscenza da parte degli altri. Spesso viene chiamato a riparare torti e si arrabbia terribilmente quando viene minacciato uno dei suoi amici; in quei casi è meglio non doverlo affrontare.
I suoi lavori, come le sue lotte, ne fanno u campione contro le sue forze distruttrici dell'Universo. E' simbolo della solidarietà umana.

Professione:
E' certo meglio non indirizzare un figlio Eroe Terrestre- Pioppo verso una professione statale o di piccolo commercio: le professioni in cui egli eccellerà ( perchè cambierà più volte nella sua vita) saranno quelle che avrà scelto da sé e che gli daranno sempre molto da fare. Ama comunque le difficoltà, le sfide alla propria intelligenza o alla propria forza. Apre nuove vie in tutti i settori che avvicina. La crescita verticale del Pioppo simboleggia la volontà di raggiungere i gradi più elevati della spiritualità. Un Eroe Terrestre- Pioppo famoso ( lo sono quasi tutti se non sono inibiti o sviati dalla loro vocazione) portava addirittura il nome di Mahatma, ossia “grande Anima”, si tratta di Gandhi.

Amori:
Come amante è un po' violento e rozzo. Non è né romantico, né partigiano dell'amore platonico. Bisogna che il suo partner non sia troppo esigente in amore e che si accontenti del riposo del guerriero, altrimenti la vita rischia di diventare molto triste. La fedeltà è la specialità dell' Eroe Terrestre- Pioppo, ma il suo corpo rischi di avere desideri diversi da quelli del cuore; il fatto che sia figlio illegittimo di un dio e di una mortale spiega perchè non considera molto importante la sessualità. Può essere licenzioso e salace in certi momenti, soprattutto se il combattimento del giorno è stato faticoso, e dopo aver abbondantemente bevuto per festeggiare la propria vittoria.

Destino:
Sarebbe un errore ritenerlo un arrivista, un ambizioso o un megalomane, è un essere tutto teso verso uno scopo elevato, il ritorno della divinità nell'uomo. Il rapporto tra Ogmios e il Verbo fornisce il filo conduttore del destino eccezionale dell' Eroe Terrestre- Pioppo, evadere dal proprio corpo, dalla materia e, attraverso particolari equilibri tra volontà e disciplina, raggiungere l'essenza divina che risiede nel cuore di ogni uomo.

Il fatto che questa metamorfosi si effettui sviluppando la forza muscolare indica quanto scrupolosa perseveranza dimostra l' Eroe Terrestre- Pioppo. Scagli pure la prima pietra colui che non ha mai avuto il piacere di respirare l'aria pura delle vette! Gli altri possono capire questa ricerca dell'impossibile nel superamento della realtà animale attraverso la metamorfosi corporea: ci troviamo difronte al mistero celtico della resurrezione del corpo quale fine della trasmigrazione dell'anima nelle varie incarnazioni.

domenica 6 ottobre 2013


Astrologia Celtica - dal 8 ottobre al 6 novembre

dal 8 ottobre al 17 ottobre la Corona Iperborea – Nocciolo
dal 18 ottobre al 27 ottobre il Serpente – Betulla
dal 28 ottobre al 6 novembre il Drago – Corniolo

la Corona Iperborea – Nocciolo dal 8 ottobre al 17 ottobre

Il mito:
L'Eroe Terrestre-Pioppo deve sottomettersi all'ultima fatica: penetrare nel mondo dei Defunti. Con l'aiuto degli dei del Cielo, ne scopre l'ingresso al di là del capo Celtico, nel più profondo dell'oceano, si apre una galleria. Qui l'oscurità è totale. la principessa del mondo sotterraneo lo accoglie e lo prende in simpatia, gli regala la corona iperborea; questa corona permetterà a colui che entra nel mondo dei morti di tornare al mondo della luce solare, perchè la lucentezza delle sue pietre illumina il labirinto che conduce all'uscita. Così, con l'aiuto della corona, l'Eroe Terrestre-Pioppo potrà accedere all'immortalità, dopo avere compiuto l'ultima fatica.
La costellazione oggi denominata Corona Boreale corrisponde alla Corona Iperbora, vicina all'Eroe Terrestre ( costellazione di Ercole) nello stesso settore nord del cielo. Fu messa nel cielo dal Dio Pater, il padre degli dei e degli uomini, per indicare che l'uomo può incamminarsi verso la divinizzazione poichè un eroe ci è riuscito: costituisce una promessa di immortalità. I nativi di questo segno astrologico celtico hanno a loro disposizione dei poteri paranormali: doti di divinazione, premonizione, viaggi in universi al di là del mondo visibile.
lL tradizione astrologica celtica associa il Nocciolo a questa costellazione per ricordare che il frutto, apparentemente duro, è delizioso all'interno e proviene dalla delicata corona. Per certi riti magici derivati dalla tradizione celtica, si utilizzano ancora oggi delle bacchette intagliate nel legno di nocciolo.

Il carattere:
Uno strano miscuglio di presenza ed assenza colpisce subito l'interlocutore: molto eterea e pure ben incarnata, talvolta anche molto in carne, la Corona Iperborea-Nocciolo sembra irreale. Pelle luminosa, tratti angelici seducono ed incantano fin dall'inizio. Spesso molto angosciata fino a quando non ha riconosciuto, accettato e sviluppato i propri poteri parapsichici o metapsichici, la Corona Iperborea-Nocciolo sembra una persona con la quale è difficile vivere; dei legami con l'aldilà conserva informazioni semi-coscienti che la preoccupano e possono anche diventare un'ossessione.

Rapporti ed amicizie:
E' aperta alla comunicazione e a tutti, forse anche troppo. Al punto tale che sembra difficile definirla senza il suo seguito di persone: essa si trasforma in funzione delle situazioni nelle quali si trova. Tra amici cari e positivi, irradia mille fuochi: è come una stella che guida gli altri, che pieni di ammirazione la seguono. Se è circondata da nemici, da gente male intenzionata, che non ama, capta le loro vibrazioni, le loro emozioni negative e diventa una vera peste, delle più terribili: la sua ironia diventa mordente e il suo umorismo molto nero. Per fortuna, impara abbastanza presto a fare le proprie scelte; avrà dei nemici, anche se pochi, ma non li frequenterà.

Professione:
Paradossalmente, si troveranno spesso nativi di questo segno occupati in professioni umili: in ufficio o lavori di manutenzione. Questi mestieri non la impegnano e le lasciano il tempo di sentire e di riflettere. I lavori ripetitivi e poco creativi costituiscono una specie di concretezza che la costringe a rivolgersi al mondo esterno e ad avere coscienza di tutte le piccole noie quotidiane.
I nativi della Corona Iperborea-Nocciolo fiduciosi, istruiti, che hanno avuto accesso al sapere esoterico o alle scoperte della parapsicologia, potranno svelare e realizzare la loro vocazione di medium, di ricercatore, di chiaroveggente.
Negli esseri nati con il Sole in questo segno, sono distribuite talmente tante doti che potranno verificarsi due casi: o la rinuncia al mondo quotidiano (reclusione in un monastero, ad esempio), o la rinuncia al mondo invisibile.

Amori:
L'aspetto carnale della vita amorosa non è sempre facile per una Corona Iperborea-Nocciolo . Dal punto di vista dei sentimenti, essa dimostra tanto fervore, ma le sue esigenze sono tali, soprattutto per quanto riguarda l'unione spirituale con l'essere amato, che bisogna quasi arrivare ad un matrimonio religioso affinchè il rapporto possa iniziare! Eppure, il viso di madonna o angelo della nostra Corona nasconde spesso violenti appetiti, una sensualità ricca e potente. Le difficoltà culturali, l'influenza della religione o della morte, per quanto riguarda il conflitto tra sessualità e spiritualità, paralizzano spesso la vita amorosa dei nativi del segno della Corona Iperborea-Nocciolo: questo è il motivo per cui sono spesso soli.

Destino:
Il ramo del Nocciolo, grosso come un dito, è così flessibile da potersi curvare sino a formare un cerchio perfetto. Il destino del nativo di questo segno è quello di disciplinare sé stesso per raggiungere una forza psichica intensa, alla fine di unire completamente tutte le parti del proprio essere nella ruota della vita. Il punto di giunzione delle due estremità del ramo rappresentano l'abbandono del corpo al momento della reincarnazione dell'anima. Più di qualsiasi altro segno astrologico celtico, la Corona Iperborea-Nocciolo può affrancarsi della necessità di trasmigrazione dell'anima e raggiungere la conoscenza, la libertà. Ai nativi di questo segno molto mistico si consiglia d'impegnarsi nello studio dell'astrologia, delle costellazioni e dei simboli vegetali, o di qualsiasi altra forma di yoga che permetta di accedere al mondo divino- compresi gli stati mistici, la contemplazione o la preghiera- poiché questo rappresenta la porta, il rimedio universale per far cessare l'esistenza corporea, fonte di sofferenze..anche se di piacere! Il Paradiso celtico, al di là del Vento del Nord (“iperboreale”)porta il nome di Castello d'Argento, lo si ritrova nei Greci con il Giardino delle Esperidi: si tratta dell'Isola dei Beati, autentica Corona Iperborea.


il Serpente – Betulla dal 18 ottobre al 27 ottobre

Il mito:
Il grande dio celtico Dagda, munito del suo calderone magico che conferisce l'immortalità, passeggiando in una landa nebbiosa, si avvicina ad una sorgente e vi incontra una bella fata. Quest'ultima, desiderando diventare immortale come gli dei, esibisce tutto il suo fascino per sedurre Dagda. Egli si lascia attrarre sul suo seno e la feconda due volte. Dopo questo piacevole incontro, mentre il dio distende voluttuosamente le membra_ ance per un dio, l'amore è un piacere- arriva il terribile Serpente che con l'orecchio sempre appoggiato alla terra, ha ascoltato i giochi amorosi di Dagda e di quella che considera un'amica fedele,di sua proprietà. La bella fugge allora terrorizzata dal suo sguardo feroce e dai suoi orribili fischi. Dagda, l'immortale, non teme nulla dal Serpente e, senza alzarsi, arrabbiarsi o uscire dallo stato di beatitudine in cui si trova, riflette con calma su come liberarsi dell'importuno animale. Nel frattempo, il Serpente si innalza e sente il profumo emanato dal calderone magico. Essendo dotato di una grande intelligenza e di un grande sapere, capisce subito di non avere a che fare con un comune mortale, ma con Dagda. Malgrado la gelosia pungente, rinuncia ad attaccarlo e immerge la testa nel calderone, la ritira subito e, quando Dagda ormai esasperato dalla sua audacia si alza per rompergli le vertebre con la sua clava, egli riesce ad allontanarsi. Dagda lo prende per la punta della coda e rimane con la bocca aperta davanti a ciò che vede: il Serpente fugge abbandonando la sua pelle: è diventato così immortale ed è per questo che ancora oggi cambia la pelle, perpetuando la leggenda. La storia non finisce qui. Il Serpente insegue la fata per mari e monti per vendicarsi di ciò che considera un tradimento subito. La fata arriva su un'isola e vi partorisce una figlia. Appena nata, la figlia aiuta la madre a dare alla luce un maschio straordinario che, invece di rimpiangere il beato ventre materno, chiede subito ai cacciatori presenti di consegnargli un arco e delle frecce. Il Serpente, scatenato, arriva con fischi laceranti, pronto a conficcare i suoi denti pieni di veleno nella gola della fata: l'infante tende il suo arco e scocca una freccia contro il Serpente, ferendolo ad un occhio; una seconda freccia trafigge il secondo occhio ed il Serpente scappa fischiando di rabbia e di dolore.
L'astrologia celtica associa la Betulla a questa costellazione del Serpente: anche la betulla cambia scorza e gli antichi druidi la consideravano una delle vie di accesso alla luce e all'immortalità: si saliva lungo i suo tronco, cantando brani appropriati.

Il carattere:
Geloso, irascibile, possessivo e talvolta invidioso, il Serpente-Betulla conosce tutto lo spettro delle emozioni negative. Chi vive con lui lo trova insopportabile eppure è sempre accompagnato da una vera corte di gente desiderosa di imparare la sua scienza. Egli li mantiene vicino, seducendoli e nello stesso tempo terrorizzandoli. Se conoscete un Serpente-Betulla, sapete quanto è difficile liberarsi di un personaggio così difficile ed affascinante: possiede l'arte dell'oratore, un modo di persuadere e convincere gli altri che il loro interesse risiede nel fare ciò che lui vuole. Al di là dei rapporti sociali sempre vivi ed ambigui, il Serpente-Betulla è una specie di avventuriero, un vagabondo. Non conosce sé steso e ciò lo dispera: spesso a disagio, anche se continua a cambiare personaggio come cambia pelle, cerca la pace nella propria intimità che continua a sfuggirgli. Sembra spesso patetico ma non si tratta di una commedia: si sente maledetto e si crede spesso minacciato, sul punto di essere tradito e circondato da nemici.
Molto nervoso ed irrequieto, il Serpente-Betulla attraversa la vita come se dovesse evitare di incontrare qualcuno, un nemico proveniente dal passato così lontano che non riesce a ricordare. Geniale stratega, non è a proprio agio e dimostra tutta la sua forza solo quando si trova veramente di fronte alle difficoltà o a nemici “in carne ed ossa”.

Rapporti ed amicizie:
E' un animale “politico”, sempre molto impegnato, che lavora e telefona fino a tardi la sera. Il piacere del riposo e dell'isolamento gli è sconosciuto! La maggior parte dei suoi contatti sono professionali. Sui rapporti di lavoro può crescere un rapporto di amicizia, non cerca comunque questo tipo di amicizia, anche se sembra auspicarla con le sue continue richieste. E' il segno più esigente della ruota della vita astrologica celtica.

Professione:
Uomo politico, leader religioso, animatore di gruppi, capo militare eletto, ecco le professioni nelle quali eccelle perchè e sue doti di bugiardo e dissimulatore vengono utilizzate al meglio. A dire il vero, non mente mai,ma utilizza la verità o le contro-verità quando esse sono necessarie per far effetto sul pubblico o raggiungere i propri scopi.
Versatile e capace di passare da un estremo all'altro, riesce (fatto corrente in politica) a far credere a coloro che lo circondano che egli vuole loro bene. E' un arrivista che fa di tutto per ottenere sempre maggiori responsabilità e potere. Dotato di una energia fuori dal comune e di una fenomenale capacità di lavoro, riesce in genere a raggiungere posizioni elevate. Molto apprezzato per suoi favori, si vede affidare alti compiti.

Amori:
Contrariamente a ciò che la sua apparenza esprime sul piano simbolico della sensualità e della sessualità, il Serpente-Betulla, anche se molto attratto dal corpo a corpo amoroso, non è un buon amante. E' troppo irrequieto e si sente costantemente minacciato, perseguitato. Così, gli riesce difficile abbandonarsi completamente ai rapporti amorosi. Dall'altra parte, siccome il Serpente-Betulla è sempre impegnato a sedurre, ha numerose avventure e soffre molto della gelosia dei suoi partners. Aiutato da una sorta di mimetismo, diventa anche lui geloso, e spia i propri partners, con la paura di essere tradito. Comportamento paradossale che può sparire se il Serpente-Betulla sceglie meglio i propri amanti.

Destino:
Il Serpente-Betulla ha tutti i requisiti per compiere una rapida evoluzione spirituale, se vuole smettere di trascinarsi al suolo, nel fango e negli ambienti più squallidi in cui regnano i potenti di questo mondo. L'unico vero suo handicap è il compiacimento nei confronti delle emozioni negative e l'eccessiva indulgenza nei confronti di sé stesso. Passa il suo tempo a permettersi cose proibite per poi cercare di evitare il senso di colpa e la punizione. Sarebbe più facile e razionale, per questo essere intelligente, analizzare i propri atti e le loro conseguenze a breve e lungo termine: scoprirebbe allora che ciò che gli interessa di più è il cammino spirituale, la comprensione della vita sul piano mistico e non il potere temporale e gli intrighi politici. Umano, anche troppo, il Serpente-Betulla dovrebbe raddrizzarsi e tentare di salire sull'albero, perno del mondo!


il Drago – Corniolo dal 28 ottobre al 6 novembre

Il mito:
Nel centro della Bretagna celtica, esiste una caverna che consente l'accesso al mondo sotterraneo dell'Annwn. Alcuni dicono che l'Annwn è il paese dei morti nel quale non è possibile penetrare senza soffrire o morire, non è esatto: non si tratta del regno dei defunti ma di un mondo pieno di felicità. Conviene però ricordare ai valorosi che volessero avventurarvisi il mito del Drago che difende l'ingresso dell'Annwn. Il sovrano del mondo sotterraneo, il potente cacciatore Arawn, stanco di essere disturbato dai mortali di poco conto che volevano accesso ai piaceri supremi dell'Annwn,decise un giorno di mettere davanti la galleria il drago più potente che si potesse immaginare. Il suo enorme corpo, ricoperto di protuberanze e di pieghe, coperto di peli esalava un odore molto forte. Non era possibile guardare il suo grugno di un rosso insopportabile. La sua lingua poteva allungarsi fino a trasformarsi in una specie di pianura dove poteva sistemarsi un'armata intera. Se siete un'eroe, però, e desiderate entrare a tutti i costi nell'Annwn, non dimenticate che il Cuchullain fu capace di vincere il Drago conficcandogli nella bocca la sua grande clava di pietra. Perchè questo è il passaggio, la bocca del Drago! La tradizione astrologica celtica associa a questo segno del Drago il Corniolo (cornus maschio) perchè questo albero fornisce la chiave per aprire la porta dell'Annwn a colui che sa interpretare correttamente il simbolismo del suo frutto, lungo e rosso.

Il carattere:
E' il personaggio più segreto e taciturno di tutta la ruota cosmica della vita. Vive spesso solo, anche in mezzo ad una famiglia. Tutto il suo carattere viene determinato dalla sua funzione di protettore del paese dell'Annwn: il Drago-Corniolo aspetta l'arrivo dell'Eroe. Intanto, no ha niente da fare, se non impressionare gli uomini rozzi e maldestri che lo avvicinano troppo: meglio non “stuzzicare” un nativo del segno del Drago-Corniolo senza avere un buon motivo per farlo; le sue ire sono terribili! Per la maggior parte del tempo, egli rimane immobile e tranquillo, come l'acqua che si riposa, se sente la minima intrusione nella propria intimità, reagisce con la velocità di un lampo! E' il fuoco della terra, il magma: una forza vulcanica! Non lo ferma niente e nessuno, se non un vero e proprio eroe. Molto esigente con chi gli sta accanto, amante di battaglie eccezionali, il Drago-Corniolo si annoia molto spesso trovando priva di interesse la gente che lo circonda. Molto indipendente, attende alle sue occupazioni quotidiane come una persona qualsiasi; soprattutto di notte, soffre per la mancanza di attività. Fatto per il combattimento, tende ad annoiarsi se l'eroe ritarda troppo: l'eroe è quella persona che naturalmente lo aiuterà a realizzarsi nel suo essere più profondo. Quando il Drago-Corniolo incontra l'eroe, non lo si vede più dalla casa che occupano insieme. Tutte le sue attività si cristallizzano allora nell'amore per l'eroe e nella comunione con lui.
Solo i nativi del Drago-Corniolo che hanno oggi trovato il loro eroe potrebbero raccontarci ciò che sentono. Questo appartiene ai segreti del mondo sotterraneo.

Rapporti ed amicizie:
Non si potrà dire di lui che fugge gli altri, perchè al contrario è lui che fa scappare chi si avvicina! Tuttavia, come tutti, intrattiene stretti rapporti con un certo numero di persone, malgrado le sue tendenze da solitario. Comunque, non fa mai il primo passo...bisogna proprio cercarlo... per trovarlo. Il Drago-Corniolo può sembrare freddo, indifferente o timido, dipende da come lo si guarda, mentre muore dalla voglia di comunicare. Ciò che cerca è così intenso che gli altri si spaventerebbero se lui n parlasse, e lui lo sente.

Professione:
Il nativo di questo segno eccelle nelle professioni che riguardano la protezione e la difesa delle persone e dei valori morali. Doganiere, polizziotto, agente segreto in missione costante, custode nelle prigioni o moralista, ecco le funzioni in cui può sentirsi a proprio agio, al proprio posto! Si dimostra anche molto portato per lavorare nella pubblicità e nella propaganda politica. Il Drago-Corniolo non appare direttamente sulla scena dei mass-media, ma è spesso un direttore d'orchestra o un “produttore”. Il Drago-Corniolo non è però un segno “solare” e luminoso: i nativi si trovano a loro agio anche nelle professioni “all'ombra”. Non ha bisogno di diventare famoso: se potrà svolgere la propria funzione stando in incognito, lo farà. Quando il Drago-Corniolo avrà finalmente incontrato un eroe, è probabile che non lavorerà più e gli dedicherà tutto il proprio tempo. La sua vera ambizione in fondo è quella di dedicarsi alla causa del suo eroe.

Amori:
Di aspetto piuttosto ingrato, il Drago-Corniolo non sembra fatto per l'amore. Eppure è proprio il suo settore di attività principale! Chi saprà superare i recinti magnetici che installa attorno a sé scoprirà un essere affascinante, aperto, dal desiderio impetuoso e grande amatore dei piaceri carnali. Se femmina, il Drago-Corniolo sembra insaziabile di piacere. Il Drago-Corniolo si veste normalmente in modo tale da neutralizzare il suo bel corpo per evitare, negli, altri, qualsiasi stimolo di attrazione nei suoi confronti, nel contempo dissimula il proprio desiderio come tanti altri segreti!

Destino:
Favorire i rapporti con l'Annwn, l'abisso e il mondo terrestre, questo è il destino del Drago-Corniolo. A causa della sua posizione tra i due mondi, avrà due tipi di funzioni: riceverà l'eroe, lo metterà alla prova, poi gli darà il permesso di passare verso l'altro mondo, il reame sotterraneo oppure accoglierà coloro che tornano dall'Annwn per incarnarsi. Il Drago-Corniolo rappresenta l'uscita e l'ingresso delle anime nel mondo dei corpi materiali. Nella Grande Vita che comporta molteplici incarnazioni, i Drago-Corniolo funge da “guardiano della soglia”, incaricato di impedire che il mondo dei viventi e il mondo sotterraneo si mescolino. Solo certi eroi possono entrare grazie alla purezza del loro cuore ed alla loro sapienza. Il Drago-Corniolo, per tutta la sua vita, svolge coscienziosamente la propria missione che consiste, per la ruota cosmica della vita, nel “guidare” gli esseri alla ricerca della spiritualità: tutti possono riferirsi a lui, alla sua immutabile probità e alle sue elevate esigenze. Il Drago-Corniolo avrà successo nelle religioni che richiedono una certa iniziazione. Erano native di questo segno le sacerdotesse che dovevano compiere certi riti destinati a ristabilire l'armonia tra i viventi e i “ momentaneamente assenti”, espressione utilizzata dai Celti per definire i morti.






martedì 1 ottobre 2013

Calendario Ottobre 2013





            
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                                 Martedì 22 ottobre 2013 dalle 20.30 alle 21.30
a Padova
CONFERENZA  
-ingresso libero-
Aromaterapia Alchemica 
con Caterina Lazzarin Zago: Estetica Olistica clicca qui

* Dove: c/o l'Associazione "Accademia Pranic Healing Padova" 
- Via Beltrame 9a - Padovawww.praniconline.it 
Per info: Caterina  349 13 43 616  caterina@natalibera.com
si consiglia di prenotare

seguirà martedì 29 ottobre un' incontro di Aromaterapia Alchemica


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Sabato 19 ottobre 2013 dalle 14.30 alle 18.30
Silea, Treviso
Corso base sull'Aromaterapia
"Aromi Doni di Natura" e le 4 stagioni

Autunno e Inverno
Scoprire, conoscere e utilizzare gli oli essenziali
per maggiori info clicca qui

* Dove: c/o La "Casetta" Via Alzaia sul Sile a Silea 
Per info e prenotazioni: Anna 347 29 85 363 info@associazionealtrestorie.com

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Inizio Domenica 20 ottobre 2013 dalle 10 alle 17
domenica 3 - 10 - 24 novembre 2013
domenica 8 dicembre 2013

Corso Massaggio Olistico
Un Dono nelle Tue Mani”
Il corso si rivolge a tutti coloro che vogliono imparare a sviluppare l’Antica Arte del Tocco.
Durante gli incontri si impareranno: manualità semplici che andranno in profondità nell’ascolto di Sé e dell’altro, principi della lettura del corpo e dell’uso dell’aromaterapia.
E’ un invito a riscoprire il corpo in un modo nuovo, con consapevolezza, con rispetto, con coraggio e creatività.


Dove: il corso sarà ospitato dalla Accademia Pranic Healing Padova Via Beltrame, 9/A Padova
 Per info e prenotazioni: Caterina  349 13 43 616  caterina@natalibera.com
per maggiori info clicca qui
Nota: la chiusura delle iscrizioni è per il 12 ottobre 2013. 


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Martedì 29 ottobre 2013 dalle 20.30 alle 22.30
a Padova

Corso Base 
“AROMATERAPIA ALCHEMICA”
per maggiori info clicca qui
Il corso è tenuto da Caterina Lazzarin Zago.

Il corso introduttivo di aromaterapia alchemica, è una esperienza affascinante che non può mancare nel vostro bagaglio di esperienze. Negli incontri verranno presentati una serie oli essenziali, i loro possibili usi nell'ambito quotidiano, della cosmesi, dell'igiene e della cura della persona. Conosceremo l' energie delle essenze e la loro personalità.
Il corso sarà colmo di contenuti teorici ed esperienziali.

Dove: il corso sarà ospitato dalla Accademia Pranic Healing Padova Via Beltrame, 9/A Padova
 Per info e prenotazioni: Caterina  349 13 43 616  caterina@natalibera.com

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Sabato 26 ottobre 2013 dalle 15.00 alle 17.00
a Padova
Corso base sull'Aromaterapia
"Aromi Doni di Natura" e le 4 stagioni

L'Autunno
Scoprire, conoscere e utilizzare gli oli essenziali
per maggiori info clicca qui

* Dove: ARMONIOSAMENTE, Via Giardinetto 55, VOLTABAROZZO (PADOVA) 
Per info e iscrizioni: Giulia 340-7814840 

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ANTEPRIMA:   Primo incontro Domenica 8 dicembre 2013 dalle 10.00 alle 18.00

a Padova
 " Il Potere del Femminino Sacro"
 Il Radicamento - Io Esisto – Il Rosso
E’ un percorso di crescita e consapevolezza che ha lo scopo di permetterci di riscoprire le energie e i ritmi femminili personali, di liberare la nostra creatività, di vivere la dimensione dell’incontro con sé stesse e con l'altro attraverso una profonda sacralità. Ognuna di noi ha nella vita un proprio progetto personale da realizzare, Laura e Caterina desideriamo condividere con voi quella che per noi è stata la nostra trasformazione e crescita evolutiva interiore attraverso molti anni di esperienze. I seminari nascono dall'unione di diverse tecniche come lo Yoga, la Danza spontanea, la Meditazione, le Arti Creative, l'Aromaterapia Alchemica e i Rituali.
Per info e prenotazioni: Caterina  349 13 43 616  caterina@natalibera.com
 Laura 339 19 25 988  lauramede@libero.it 
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