domenica 6 ottobre 2013


Astrologia Celtica - dal 8 ottobre al 6 novembre

dal 8 ottobre al 17 ottobre la Corona Iperborea – Nocciolo
dal 18 ottobre al 27 ottobre il Serpente – Betulla
dal 28 ottobre al 6 novembre il Drago – Corniolo

la Corona Iperborea – Nocciolo dal 8 ottobre al 17 ottobre

Il mito:
L'Eroe Terrestre-Pioppo deve sottomettersi all'ultima fatica: penetrare nel mondo dei Defunti. Con l'aiuto degli dei del Cielo, ne scopre l'ingresso al di là del capo Celtico, nel più profondo dell'oceano, si apre una galleria. Qui l'oscurità è totale. la principessa del mondo sotterraneo lo accoglie e lo prende in simpatia, gli regala la corona iperborea; questa corona permetterà a colui che entra nel mondo dei morti di tornare al mondo della luce solare, perchè la lucentezza delle sue pietre illumina il labirinto che conduce all'uscita. Così, con l'aiuto della corona, l'Eroe Terrestre-Pioppo potrà accedere all'immortalità, dopo avere compiuto l'ultima fatica.
La costellazione oggi denominata Corona Boreale corrisponde alla Corona Iperbora, vicina all'Eroe Terrestre ( costellazione di Ercole) nello stesso settore nord del cielo. Fu messa nel cielo dal Dio Pater, il padre degli dei e degli uomini, per indicare che l'uomo può incamminarsi verso la divinizzazione poichè un eroe ci è riuscito: costituisce una promessa di immortalità. I nativi di questo segno astrologico celtico hanno a loro disposizione dei poteri paranormali: doti di divinazione, premonizione, viaggi in universi al di là del mondo visibile.
lL tradizione astrologica celtica associa il Nocciolo a questa costellazione per ricordare che il frutto, apparentemente duro, è delizioso all'interno e proviene dalla delicata corona. Per certi riti magici derivati dalla tradizione celtica, si utilizzano ancora oggi delle bacchette intagliate nel legno di nocciolo.

Il carattere:
Uno strano miscuglio di presenza ed assenza colpisce subito l'interlocutore: molto eterea e pure ben incarnata, talvolta anche molto in carne, la Corona Iperborea-Nocciolo sembra irreale. Pelle luminosa, tratti angelici seducono ed incantano fin dall'inizio. Spesso molto angosciata fino a quando non ha riconosciuto, accettato e sviluppato i propri poteri parapsichici o metapsichici, la Corona Iperborea-Nocciolo sembra una persona con la quale è difficile vivere; dei legami con l'aldilà conserva informazioni semi-coscienti che la preoccupano e possono anche diventare un'ossessione.

Rapporti ed amicizie:
E' aperta alla comunicazione e a tutti, forse anche troppo. Al punto tale che sembra difficile definirla senza il suo seguito di persone: essa si trasforma in funzione delle situazioni nelle quali si trova. Tra amici cari e positivi, irradia mille fuochi: è come una stella che guida gli altri, che pieni di ammirazione la seguono. Se è circondata da nemici, da gente male intenzionata, che non ama, capta le loro vibrazioni, le loro emozioni negative e diventa una vera peste, delle più terribili: la sua ironia diventa mordente e il suo umorismo molto nero. Per fortuna, impara abbastanza presto a fare le proprie scelte; avrà dei nemici, anche se pochi, ma non li frequenterà.

Professione:
Paradossalmente, si troveranno spesso nativi di questo segno occupati in professioni umili: in ufficio o lavori di manutenzione. Questi mestieri non la impegnano e le lasciano il tempo di sentire e di riflettere. I lavori ripetitivi e poco creativi costituiscono una specie di concretezza che la costringe a rivolgersi al mondo esterno e ad avere coscienza di tutte le piccole noie quotidiane.
I nativi della Corona Iperborea-Nocciolo fiduciosi, istruiti, che hanno avuto accesso al sapere esoterico o alle scoperte della parapsicologia, potranno svelare e realizzare la loro vocazione di medium, di ricercatore, di chiaroveggente.
Negli esseri nati con il Sole in questo segno, sono distribuite talmente tante doti che potranno verificarsi due casi: o la rinuncia al mondo quotidiano (reclusione in un monastero, ad esempio), o la rinuncia al mondo invisibile.

Amori:
L'aspetto carnale della vita amorosa non è sempre facile per una Corona Iperborea-Nocciolo . Dal punto di vista dei sentimenti, essa dimostra tanto fervore, ma le sue esigenze sono tali, soprattutto per quanto riguarda l'unione spirituale con l'essere amato, che bisogna quasi arrivare ad un matrimonio religioso affinchè il rapporto possa iniziare! Eppure, il viso di madonna o angelo della nostra Corona nasconde spesso violenti appetiti, una sensualità ricca e potente. Le difficoltà culturali, l'influenza della religione o della morte, per quanto riguarda il conflitto tra sessualità e spiritualità, paralizzano spesso la vita amorosa dei nativi del segno della Corona Iperborea-Nocciolo: questo è il motivo per cui sono spesso soli.

Destino:
Il ramo del Nocciolo, grosso come un dito, è così flessibile da potersi curvare sino a formare un cerchio perfetto. Il destino del nativo di questo segno è quello di disciplinare sé stesso per raggiungere una forza psichica intensa, alla fine di unire completamente tutte le parti del proprio essere nella ruota della vita. Il punto di giunzione delle due estremità del ramo rappresentano l'abbandono del corpo al momento della reincarnazione dell'anima. Più di qualsiasi altro segno astrologico celtico, la Corona Iperborea-Nocciolo può affrancarsi della necessità di trasmigrazione dell'anima e raggiungere la conoscenza, la libertà. Ai nativi di questo segno molto mistico si consiglia d'impegnarsi nello studio dell'astrologia, delle costellazioni e dei simboli vegetali, o di qualsiasi altra forma di yoga che permetta di accedere al mondo divino- compresi gli stati mistici, la contemplazione o la preghiera- poiché questo rappresenta la porta, il rimedio universale per far cessare l'esistenza corporea, fonte di sofferenze..anche se di piacere! Il Paradiso celtico, al di là del Vento del Nord (“iperboreale”)porta il nome di Castello d'Argento, lo si ritrova nei Greci con il Giardino delle Esperidi: si tratta dell'Isola dei Beati, autentica Corona Iperborea.


il Serpente – Betulla dal 18 ottobre al 27 ottobre

Il mito:
Il grande dio celtico Dagda, munito del suo calderone magico che conferisce l'immortalità, passeggiando in una landa nebbiosa, si avvicina ad una sorgente e vi incontra una bella fata. Quest'ultima, desiderando diventare immortale come gli dei, esibisce tutto il suo fascino per sedurre Dagda. Egli si lascia attrarre sul suo seno e la feconda due volte. Dopo questo piacevole incontro, mentre il dio distende voluttuosamente le membra_ ance per un dio, l'amore è un piacere- arriva il terribile Serpente che con l'orecchio sempre appoggiato alla terra, ha ascoltato i giochi amorosi di Dagda e di quella che considera un'amica fedele,di sua proprietà. La bella fugge allora terrorizzata dal suo sguardo feroce e dai suoi orribili fischi. Dagda, l'immortale, non teme nulla dal Serpente e, senza alzarsi, arrabbiarsi o uscire dallo stato di beatitudine in cui si trova, riflette con calma su come liberarsi dell'importuno animale. Nel frattempo, il Serpente si innalza e sente il profumo emanato dal calderone magico. Essendo dotato di una grande intelligenza e di un grande sapere, capisce subito di non avere a che fare con un comune mortale, ma con Dagda. Malgrado la gelosia pungente, rinuncia ad attaccarlo e immerge la testa nel calderone, la ritira subito e, quando Dagda ormai esasperato dalla sua audacia si alza per rompergli le vertebre con la sua clava, egli riesce ad allontanarsi. Dagda lo prende per la punta della coda e rimane con la bocca aperta davanti a ciò che vede: il Serpente fugge abbandonando la sua pelle: è diventato così immortale ed è per questo che ancora oggi cambia la pelle, perpetuando la leggenda. La storia non finisce qui. Il Serpente insegue la fata per mari e monti per vendicarsi di ciò che considera un tradimento subito. La fata arriva su un'isola e vi partorisce una figlia. Appena nata, la figlia aiuta la madre a dare alla luce un maschio straordinario che, invece di rimpiangere il beato ventre materno, chiede subito ai cacciatori presenti di consegnargli un arco e delle frecce. Il Serpente, scatenato, arriva con fischi laceranti, pronto a conficcare i suoi denti pieni di veleno nella gola della fata: l'infante tende il suo arco e scocca una freccia contro il Serpente, ferendolo ad un occhio; una seconda freccia trafigge il secondo occhio ed il Serpente scappa fischiando di rabbia e di dolore.
L'astrologia celtica associa la Betulla a questa costellazione del Serpente: anche la betulla cambia scorza e gli antichi druidi la consideravano una delle vie di accesso alla luce e all'immortalità: si saliva lungo i suo tronco, cantando brani appropriati.

Il carattere:
Geloso, irascibile, possessivo e talvolta invidioso, il Serpente-Betulla conosce tutto lo spettro delle emozioni negative. Chi vive con lui lo trova insopportabile eppure è sempre accompagnato da una vera corte di gente desiderosa di imparare la sua scienza. Egli li mantiene vicino, seducendoli e nello stesso tempo terrorizzandoli. Se conoscete un Serpente-Betulla, sapete quanto è difficile liberarsi di un personaggio così difficile ed affascinante: possiede l'arte dell'oratore, un modo di persuadere e convincere gli altri che il loro interesse risiede nel fare ciò che lui vuole. Al di là dei rapporti sociali sempre vivi ed ambigui, il Serpente-Betulla è una specie di avventuriero, un vagabondo. Non conosce sé steso e ciò lo dispera: spesso a disagio, anche se continua a cambiare personaggio come cambia pelle, cerca la pace nella propria intimità che continua a sfuggirgli. Sembra spesso patetico ma non si tratta di una commedia: si sente maledetto e si crede spesso minacciato, sul punto di essere tradito e circondato da nemici.
Molto nervoso ed irrequieto, il Serpente-Betulla attraversa la vita come se dovesse evitare di incontrare qualcuno, un nemico proveniente dal passato così lontano che non riesce a ricordare. Geniale stratega, non è a proprio agio e dimostra tutta la sua forza solo quando si trova veramente di fronte alle difficoltà o a nemici “in carne ed ossa”.

Rapporti ed amicizie:
E' un animale “politico”, sempre molto impegnato, che lavora e telefona fino a tardi la sera. Il piacere del riposo e dell'isolamento gli è sconosciuto! La maggior parte dei suoi contatti sono professionali. Sui rapporti di lavoro può crescere un rapporto di amicizia, non cerca comunque questo tipo di amicizia, anche se sembra auspicarla con le sue continue richieste. E' il segno più esigente della ruota della vita astrologica celtica.

Professione:
Uomo politico, leader religioso, animatore di gruppi, capo militare eletto, ecco le professioni nelle quali eccelle perchè e sue doti di bugiardo e dissimulatore vengono utilizzate al meglio. A dire il vero, non mente mai,ma utilizza la verità o le contro-verità quando esse sono necessarie per far effetto sul pubblico o raggiungere i propri scopi.
Versatile e capace di passare da un estremo all'altro, riesce (fatto corrente in politica) a far credere a coloro che lo circondano che egli vuole loro bene. E' un arrivista che fa di tutto per ottenere sempre maggiori responsabilità e potere. Dotato di una energia fuori dal comune e di una fenomenale capacità di lavoro, riesce in genere a raggiungere posizioni elevate. Molto apprezzato per suoi favori, si vede affidare alti compiti.

Amori:
Contrariamente a ciò che la sua apparenza esprime sul piano simbolico della sensualità e della sessualità, il Serpente-Betulla, anche se molto attratto dal corpo a corpo amoroso, non è un buon amante. E' troppo irrequieto e si sente costantemente minacciato, perseguitato. Così, gli riesce difficile abbandonarsi completamente ai rapporti amorosi. Dall'altra parte, siccome il Serpente-Betulla è sempre impegnato a sedurre, ha numerose avventure e soffre molto della gelosia dei suoi partners. Aiutato da una sorta di mimetismo, diventa anche lui geloso, e spia i propri partners, con la paura di essere tradito. Comportamento paradossale che può sparire se il Serpente-Betulla sceglie meglio i propri amanti.

Destino:
Il Serpente-Betulla ha tutti i requisiti per compiere una rapida evoluzione spirituale, se vuole smettere di trascinarsi al suolo, nel fango e negli ambienti più squallidi in cui regnano i potenti di questo mondo. L'unico vero suo handicap è il compiacimento nei confronti delle emozioni negative e l'eccessiva indulgenza nei confronti di sé stesso. Passa il suo tempo a permettersi cose proibite per poi cercare di evitare il senso di colpa e la punizione. Sarebbe più facile e razionale, per questo essere intelligente, analizzare i propri atti e le loro conseguenze a breve e lungo termine: scoprirebbe allora che ciò che gli interessa di più è il cammino spirituale, la comprensione della vita sul piano mistico e non il potere temporale e gli intrighi politici. Umano, anche troppo, il Serpente-Betulla dovrebbe raddrizzarsi e tentare di salire sull'albero, perno del mondo!


il Drago – Corniolo dal 28 ottobre al 6 novembre

Il mito:
Nel centro della Bretagna celtica, esiste una caverna che consente l'accesso al mondo sotterraneo dell'Annwn. Alcuni dicono che l'Annwn è il paese dei morti nel quale non è possibile penetrare senza soffrire o morire, non è esatto: non si tratta del regno dei defunti ma di un mondo pieno di felicità. Conviene però ricordare ai valorosi che volessero avventurarvisi il mito del Drago che difende l'ingresso dell'Annwn. Il sovrano del mondo sotterraneo, il potente cacciatore Arawn, stanco di essere disturbato dai mortali di poco conto che volevano accesso ai piaceri supremi dell'Annwn,decise un giorno di mettere davanti la galleria il drago più potente che si potesse immaginare. Il suo enorme corpo, ricoperto di protuberanze e di pieghe, coperto di peli esalava un odore molto forte. Non era possibile guardare il suo grugno di un rosso insopportabile. La sua lingua poteva allungarsi fino a trasformarsi in una specie di pianura dove poteva sistemarsi un'armata intera. Se siete un'eroe, però, e desiderate entrare a tutti i costi nell'Annwn, non dimenticate che il Cuchullain fu capace di vincere il Drago conficcandogli nella bocca la sua grande clava di pietra. Perchè questo è il passaggio, la bocca del Drago! La tradizione astrologica celtica associa a questo segno del Drago il Corniolo (cornus maschio) perchè questo albero fornisce la chiave per aprire la porta dell'Annwn a colui che sa interpretare correttamente il simbolismo del suo frutto, lungo e rosso.

Il carattere:
E' il personaggio più segreto e taciturno di tutta la ruota cosmica della vita. Vive spesso solo, anche in mezzo ad una famiglia. Tutto il suo carattere viene determinato dalla sua funzione di protettore del paese dell'Annwn: il Drago-Corniolo aspetta l'arrivo dell'Eroe. Intanto, no ha niente da fare, se non impressionare gli uomini rozzi e maldestri che lo avvicinano troppo: meglio non “stuzzicare” un nativo del segno del Drago-Corniolo senza avere un buon motivo per farlo; le sue ire sono terribili! Per la maggior parte del tempo, egli rimane immobile e tranquillo, come l'acqua che si riposa, se sente la minima intrusione nella propria intimità, reagisce con la velocità di un lampo! E' il fuoco della terra, il magma: una forza vulcanica! Non lo ferma niente e nessuno, se non un vero e proprio eroe. Molto esigente con chi gli sta accanto, amante di battaglie eccezionali, il Drago-Corniolo si annoia molto spesso trovando priva di interesse la gente che lo circonda. Molto indipendente, attende alle sue occupazioni quotidiane come una persona qualsiasi; soprattutto di notte, soffre per la mancanza di attività. Fatto per il combattimento, tende ad annoiarsi se l'eroe ritarda troppo: l'eroe è quella persona che naturalmente lo aiuterà a realizzarsi nel suo essere più profondo. Quando il Drago-Corniolo incontra l'eroe, non lo si vede più dalla casa che occupano insieme. Tutte le sue attività si cristallizzano allora nell'amore per l'eroe e nella comunione con lui.
Solo i nativi del Drago-Corniolo che hanno oggi trovato il loro eroe potrebbero raccontarci ciò che sentono. Questo appartiene ai segreti del mondo sotterraneo.

Rapporti ed amicizie:
Non si potrà dire di lui che fugge gli altri, perchè al contrario è lui che fa scappare chi si avvicina! Tuttavia, come tutti, intrattiene stretti rapporti con un certo numero di persone, malgrado le sue tendenze da solitario. Comunque, non fa mai il primo passo...bisogna proprio cercarlo... per trovarlo. Il Drago-Corniolo può sembrare freddo, indifferente o timido, dipende da come lo si guarda, mentre muore dalla voglia di comunicare. Ciò che cerca è così intenso che gli altri si spaventerebbero se lui n parlasse, e lui lo sente.

Professione:
Il nativo di questo segno eccelle nelle professioni che riguardano la protezione e la difesa delle persone e dei valori morali. Doganiere, polizziotto, agente segreto in missione costante, custode nelle prigioni o moralista, ecco le funzioni in cui può sentirsi a proprio agio, al proprio posto! Si dimostra anche molto portato per lavorare nella pubblicità e nella propaganda politica. Il Drago-Corniolo non appare direttamente sulla scena dei mass-media, ma è spesso un direttore d'orchestra o un “produttore”. Il Drago-Corniolo non è però un segno “solare” e luminoso: i nativi si trovano a loro agio anche nelle professioni “all'ombra”. Non ha bisogno di diventare famoso: se potrà svolgere la propria funzione stando in incognito, lo farà. Quando il Drago-Corniolo avrà finalmente incontrato un eroe, è probabile che non lavorerà più e gli dedicherà tutto il proprio tempo. La sua vera ambizione in fondo è quella di dedicarsi alla causa del suo eroe.

Amori:
Di aspetto piuttosto ingrato, il Drago-Corniolo non sembra fatto per l'amore. Eppure è proprio il suo settore di attività principale! Chi saprà superare i recinti magnetici che installa attorno a sé scoprirà un essere affascinante, aperto, dal desiderio impetuoso e grande amatore dei piaceri carnali. Se femmina, il Drago-Corniolo sembra insaziabile di piacere. Il Drago-Corniolo si veste normalmente in modo tale da neutralizzare il suo bel corpo per evitare, negli, altri, qualsiasi stimolo di attrazione nei suoi confronti, nel contempo dissimula il proprio desiderio come tanti altri segreti!

Destino:
Favorire i rapporti con l'Annwn, l'abisso e il mondo terrestre, questo è il destino del Drago-Corniolo. A causa della sua posizione tra i due mondi, avrà due tipi di funzioni: riceverà l'eroe, lo metterà alla prova, poi gli darà il permesso di passare verso l'altro mondo, il reame sotterraneo oppure accoglierà coloro che tornano dall'Annwn per incarnarsi. Il Drago-Corniolo rappresenta l'uscita e l'ingresso delle anime nel mondo dei corpi materiali. Nella Grande Vita che comporta molteplici incarnazioni, i Drago-Corniolo funge da “guardiano della soglia”, incaricato di impedire che il mondo dei viventi e il mondo sotterraneo si mescolino. Solo certi eroi possono entrare grazie alla purezza del loro cuore ed alla loro sapienza. Il Drago-Corniolo, per tutta la sua vita, svolge coscienziosamente la propria missione che consiste, per la ruota cosmica della vita, nel “guidare” gli esseri alla ricerca della spiritualità: tutti possono riferirsi a lui, alla sua immutabile probità e alle sue elevate esigenze. Il Drago-Corniolo avrà successo nelle religioni che richiedono una certa iniziazione. Erano native di questo segno le sacerdotesse che dovevano compiere certi riti destinati a ristabilire l'armonia tra i viventi e i “ momentaneamente assenti”, espressione utilizzata dai Celti per definire i morti.