lunedì 29 aprile 2013


Astrologia Celtica - dal 5 maggio al 5 giugno


dal 5 maggio al 15 maggio                    l’Eroe Solare – Abete Rosso
dal 16 maggio al 25 maggio                  la Lepre – Faggio
dal 26 maggio al 5 giugno                    il Cacciatore – Ciliegio

L’Eroe Solare – Abete Rosso  dal 5 maggio al 15 maggio                          

Il mito:
La figlia di un re molto antico, il cui nome si è perso nel corso dei secoli, venne rinchiusa in una torre, per non rischiare di dare alla luce un erede al trono che quel cattivo re voleva tenere tutto per sé. Il dio Dagda, passando nel cielo si innamorò di lei ed entrò nella torre attraversando le mura. La fecondò e nacque così l’Eroe Solare, un personaggio fuori dal comune. Quando diventò adulto, compì grandi imprese. La più incredibile fu quella di decapitare una donna con la testa così orribile da pietrificare tutti coloro che la guardavano. I suoi poteri erano molto ampi: poteva rendersi invisibile, possedeva una face d’oro magica per combattere i nemici e portava sandali muniti di ali che gli permettevano di volare e di muoversi più veloce del vento. Fu lui ad innamorarsi della Principessa Incatenata: uccise con un colpo di falce d’oro il mostro marino che minacciava di divorarla e ne pietrificò la madre, la regina, mostrandole la testa orribile che portava sempre con sé in un sacco. Fionn, l’Eroe Solare, è il modello del messaggero degli dei inviato per riparare i torti e ricompensare i cuori puri. L’astrologia celtica associa a questo segno l’Abete Rosso perché questo albero sembra ricordare il movimento delle ali dell’Eroe Solare con i suoi rami che dirigono verso l’alto  e verso il basso ed anche perché il suo cono è, secondo la leggenda, simile al sacco nel quale Fionn conservava l’orribile testa.
Oggi, nel cielo, la costellazione dell’Eroe Solare porta il nome di Perseo, il suo corrispondente greco.

Il Carattere:
L’Eroe Solare-Abete Rosso sembra poco ameno e piuttosto imbarazzante a prima vista: nessuno si diverte con lui più o meno cosciente dell’importanza del proprio ruolo di agente segreto degli dei. Il suo piccolo io non sopporta coloro che lo contraddicono o che non credono; si mostra estremamente puntiglioso in merito alle questioni di giustizia, di parola data o di religione. Dispone di energie poco comuni, è capace di ricaricarsi rapidamente, mettendosi solo un attimo al sole. La sua vita è tracciata con il righello: ritiene di essere incaricato di una missione importante, e ne trae un grande orgoglio. Il suo mito preferito, che sente di dover realizzare, è quello di salvare gli oppressi dalle mani dei loro boia. Le difficoltà che incontra durante la realizzazione dei propri obbiettivi non sono da lui sottovalutate. E’ calcolatore e prudente anche se dotato di un coraggio indomabile: meglio non averlo come nemico! Interiormente, è molto duro con sé stesso e si sottomette ad un allenamento costante sia da un punto di vista fisico che morale. Possiede una volontà forte come l’acciaio, la sua anima è “ben temprata”. E’ spesso persino troppo dotato in certi settori: lo sa e l fa sapere. In fondo ad ogni Eroe Solare –Abete Rosso, è assopito un genio.

Rapporti ed amicizie:
L’Eroe Solare –Abete Rosso è innanzitutto affascinato e meravigliato da sé stesso: gli altri non lo interessano se non moderatamente, in quanto individui. Si mostra invece molto rispettoso delle leggi morali -“divine”- fondamentali. Difenderà così quasi sempre le cause difficili, se non perse! E’ un distruttore e un protettore. I suoi amici sono sicuri di avere la sua protezione e il suo appoggio in qualsiasi circostanza, i suoi nemici sono certi di passare brutti momenti con lui. Possiede un lato poco umano: è freddo e si atteggia facilmente a giudice e a boia. E’ un “esecutore” o uno “sterminatore”.

Professione:
La caratteristica fondamentale dell’Eroe Solare-Abete Rosso è la determinazione quando un nativo di questo segno astrologico celtico è convinto della fondatezza del compito che deve svolgere, non lo ferma più nessuno. Non torna mai sulla “decisione” presa. Si sente incaricato di una missione divina, e la compirà malgrado e contro tutti. Nessun criterio morale, nessuno scrupolo gli impediranno di colpire le vittime che deve giustiziare per il “bene dell’umanità”. Non prova nessun rimpianto, nessun rimorso e nessun dubbio per quanto riguarda i suoi atti. Professionalmente, occupa spesso posizioni molto elevate nella gerarchia politica o religiosa. In tali ruoli, detiene le armi necessarie e ne dispone per applicare le idee “divine” che ritiene sempre di dover far trionfare.

Amori:
Arriva, ama  e torna a partire verso nuove avventure. L’Eroe Solare-Abete Rosso si innamora facilmente, e ogni volta, a qualunque età, crede che sia per la vita perché pensa di aver incontrato l’anima gemella. Ben presto però trascura la persona che pretende di amare, rendendosi conto che essa è umana, troppo umana. Il suo illusorio inseguire un ideale amoroso riprende, con la stessa ingenuità di prima.

Destino:
Quale può essere il destino di un messaggero degli dei, di qualcuno che si ritiene incaricato di una missione di redenzione e di protezione dell’umanità? Non ha molte probabilità di morire nel proprio letto: è facile che assuma una funzione sociale eleva, quella di un legislatore - giustiziere. Se non ci fosse questo genere di personalità nella ruota della vita cosmica dell’astrologia celtica, non ci sarebbe più nessun riferimento, nessuna garanzia di giustizia. Il destino di questo Eroe Solare-Abete Rosso è essenzialmente quello di compiere un’azione veramente “eroica” nel corso della propria vita: ne dipende la sua felicità. L’Eroe Solare-Abete Rosso non è un essere comune o banale. Deve sempre fare cose eccezionali e straordinarie.


La Lepre – Faggio                        dal 16 maggio al 25 maggio 

Il mito:
La luna piena diffonde la sua luce livida in un’aura argentata attorno alla radura in cui si svolge una strana cerimonia, disposte a forma di cerchio, sedute sulle loro zampe posteriori, si sono radunate alcune diecine di lepri femmine: al centro    , con le narici che fumano nel freddo della notte stellata, due grosse lepri si colpiscono l’un l’altra con le zampette innalzate, come se facessero la boxe. E’ il rituale che permette al maschio più forte di far riconoscere la sua superiorità e di conquistarsi il diritto di fecondare per primo le femmine presenti. In realtà, il privilegio di precedenza che ottiene in questa lotta è solo temporaneo perché eserciterà il suo diritto per due settimane circa e dovrà poi cederlo ai più giovani e ai meno forti del gruppo. D’altra parte, siccome la lepre femmina può essere di nuovo fecondata, anche se è già gravida, prima di partorire, succede spesso che sia fecondata appunto da due maschi contemporaneamente, a distanza di due giorni. Questo mito molto antico che comunque è molto veritiero per quanto riguarda la vita amorosa delle lepri, così come gli etologi possono ancora constatare e descrivere, insegna quali sono i ruoli maschili e femminili che esistono nei rapporti tra gli uomini e le donne. coloro che sono nati con il sole in questo segno astrologico celtico, sono ancora più soggetti alle stravaganze amorose e all’ipertrofia dei ruoli socio-sessuali. A questo segno viene assegnato il Faggio, perché naturalmente legato alla costellazione della lepre per la robustezza, rapidità della crescita e per le sue particolari abitudini sessuali.

Carattere:
E’ un essere che ama la folla e ricerca la gloria, la Lepre-Faggio vuole comunque primeggiare, essere la più veloce e la migliore in tutto ciò che intraprende. Non è possibile studiare il suo carattere senza tenere conto delle situazioni in cui essa viene coinvolta anche se ama giocare, essa non inventa mai il gioco. La Lepre-Faggio sembra sempre capace di ricavare i vantaggi derivanti dai rapporti con gli altri. Non ama la solitudine e cerca sembra la compagnia del sesso opposto. La sua vita amorosa, tesa alla voluttà sessuale ed alla riproduzione (è comunque un buon padre o una buona madre in tutti i casi) costituisce l’asse di tutta la sua esistenza. Ognuno dei suoi rapporti viene determinato  da questa istintiva presa di posizione. E’ generosa e allo stesso tempo vendicativa, e provoca sempre sfide e gare: resta tranquilla solo quando ha esaurito tutte le possibilità di soddisfazione. Da sola essa non esiste: non è un essere “riflessivo”, ma piuttosto un “viveur” , sempre interessato ala sperimentazione, in tutti i campi possibili ed immaginabili. L’immaginazione creatrice è del resto la sua principale attività la sviluppa continuamente, luna dopo luna, durante le corse notturne in cui si può sentire vibrare di intensità, di allegria e di esaltazione! E’ un irriducibile entusiasta, sempre pronta ad infiammarsi per un motivo o un altro. Se rimane tranquilla e calma, rappresenta il massimo della noia, anche se possiederà tutto ciò che può desiderare, anche se sarà multi-milionaria, dovrà, come se fosse drogata, rimettersi in contatto con la folla, con il “pubblico”.

Rapporti ed amicizie:
Le principali qualità del nativo del segno della Lepre-Faggio sono l’onestà, il “fair play” di cui sono capaci in ogni circostanza. Di lei si dice “sa perdere e sa vincere” i suoi amici l’amano tantissimo ed anche i suoi nemici la trovano rispettabile. E’ molto popolare.

Professione:
Molto a suo agio in società, la Lepre-Faggio riuscirà molto bene nelle relazioni pubbliche e laddove potrà brillare: lo spettacolo, la politica, le arti sono i suoi terreni preferiti. Sarà anche eccellente oggi nelle professioni che riguardano le comunicazioni di massa. I nativi della Lepre-Faggio sono anche ottimi viaggiatori, grandi reporters o esploratori. Hanno un carattere avventuroso; allacciano rapporti sociali non appena arrivano in un posto nuovo. Possono farsi molti amici o molti nemici in pochissimo tempo. I nativi della Lepre-Faggio apprezzeranno gli impieghi di soccorso medico notturno, le funzioni di vigili del fuoco o di impiegati di compagnie di trasporti pubblici. Molto immaginativa, la Lepre-Faggio può esercitare felicemente i mestieri nei quali si richiede di risolvere problemi precisi con rapidità di decisione.

Amori:
Avviatela su questo discorso e non dovrete fare altro che sedervi ed ascoltarla: la Lepre-Faggio non la smetterà più. Molto vanitosa ed anche un po’ presuntuosa, la Lepre-Faggio è, secondo le sue parole, un’amante con risorse inesauribili, una ninfomane capace di sedurre chi vuole e quando vuole. I nativi di questo decano sono infatti molto dediti alla sessualità, che in un rapporto amoroso interessa loro più di tutto. Anche se molto caldi, restano buoni genitori, attenti ai molteplici bisogni dei loro numerosi figli. La prolificità dei loro rapporti sessuali non sfugge a nessuno.

Destino:
la Lepre-Faggio rappresenta un piccolo genio della genetica, il mito erotico della predilezione. Il suo destino consiste certamente nel ripopolare il nostro pianeta, con gioia, poiché non rappresenta un dovere, ma un piacere. Il nativi della Lepre-Faggio, abbandonandosi ai propri istinti, è capace di realizzarsi pienamente; non gli serve niente riflettere, meditare: la sua spiritualità risiede solo nel suo corpo. La Lepre-Faggio  lo sa, in genere, e non si priva di nessun piacere; non dimentica nemmeno che anche il minimo innamoramento la conduce prima o poi verso il suo destino., come se fosse una guida spirituale. Il misticismo si confonde con la natura, nel corpo della Lepre-Faggio.


Il Cacciatore – Ciliegio               dal 26 maggio al 5 giugno                                       

Il mito:
Il mito celtico relativo ala costellazione che chiamiamo Orine, alla maniera dei Greci, ci narra la storia di un essere di grande bellezza, nato dalla Terra e da un padre divino, che vive nella natura ammazzando le bestie feroci. Questo cacciatore perde la vista, la ritrova e diventa il compagno di una dea della foresta, l’uno e l’altra sono appassionati di caccia; un giorno, mentre sta facendo il bagno, egli viene ucciso dalle frecce della dea, istigata da un essere geloso. La sua attività di cacciatore rovinò i suoi rapporti con la dea della natura perché ne aveva ucciso tutti i figli senza alcuna vergogna. Egli non ha rispettato altro che le leggi del sangue e perciò a sua volta ne diventa vittima. Questo mito illustra quali sono le difficoltà de Cacciatore nel cammino verso l’immortalità.
L’astrologia celtica tradizionale gli associa il Ciliegio, con i suoi deliziosi frutti color sangue. Così come nel mito, il Ciliegio selvatico cresce sempre più in alto verso il cielo, coperto di frutti rossi sempre più numerosi prima di perderli per la sua debolezza o di rimanere senza i rami che si rompono per il peso ed il vento.

Carattere:
Il Cacciatore-Ciliegio non ha padroni e non rispetta gli dei, anche se talvolta ammette la loro presenza. Possiede un carattere violento e passionale; continuamente insoddisfatto, è sempre alla ricerca di cose nuove, anche se vive nel presente e ne approfitta ogni istante. La sua vita sembra un continuo vagabondare nel quale sa sempre riservarsi il ruolo migliore, quello del liberatore, del salvatore. Ciò gli permette di distruggere tutto, ovunque passi. Visto che è necessario ad una buona causa. E’ versatile all’inverosimile: vi racconta di aver deciso questo o quello e l’indomani vi dice di voler fare il contrario, affermando che si tratta di una soluzione migliore. E’ sempre bello e giovane perché non ha memoria; vive nel presente e passa velocemente alla tappa successiva; dà soprattutto l’impressione di essere un gaudente, un edonista che si trova bene dove può farsi notare per le proprie imprese, eseguite per divertirsi. Non cerca né la gloria né la fama, insegue un piacere spesso unito alla perversione, in cui ciò che è vietato gli sembra sempre l’unica cosa degna del suo interesse. Specialista delle trasgressioni, egli ama la vita più di tutto al mondo, spesso la sua più di quella degli altri. Nelle sue vene, scorre il liquido rossastro del Ciliegio e ama vedere una goccia di sangue vicino al propri corpo. A metà della sua vita, viene spesso abbagliato da una passione che gli fa abbandonare tutto per un viaggio. Può lasciarsi facilmente tutto alle spalle perché non è legato ai beni materiali: è sedentario solo se vive in campagna e dispone di un vasto territorio per i propri giochi, diversamente è un nomade che deriva in città o attraverso i continenti e gli oceani.

Rapporti ed amicizie:
Vi divertirete incontrando un essere così affascinante, ma se diventerà vostro amico, in pratica, non sarete altro che una riserva di caccia privata. Vi coinvolgerà non appena gli verrà in mente qualche desiderio. Vi sorriderà dolcemente e vi trascinerà in un’avventura dalla quale uscirete sano e salvo solo se sarete sufficientemente forte e prudente. Vi rimarrà fedele per sempre ..fino alla sua prossima mania. L’eccitazione rimane per il Cacciatore-Ciliegio un bene insostituibile e non vi annoierete mai con questo buontempone, che sempre qualcosa da fare ..o da farvi fare.

Professione:
Come indica il loro nome, essi sono come cacciatori professionisti. Oggi diventano macellai od allevatori, oppure detective o ricercatori, se sublimano i loro istinti. Il Cacciatore-Ciliegio non fa niente se non vi è un trofeo o un premio: ha bisogno dell’eccitazione della ricerca. E’ sempre in cerca di un assoluto e lo muta in continuazione. E’ meglio che il Cacciatore-Ciliegio eviti di essere un semplice impiegato perché non sopporta gli ordini e le imposizioni. I suoi capi si farebbero presto venire i capelli bianchi o diventerebbero isterici con questo essere irascibile, irriducibile ed insolente. La sua indipendenza, la sua incostanza gli impediscono di fare carriera; al Cacciatore-Ciliegi non importa: quello che vuole, lavorando, è soprattutto divertirsi. Non si preoccupa di morire di fame o di perdere il lavoro: due cose che normalmente costringono le persone a comportarsi bene, il Cacciatore-Ciliegio ha poca morale personale e diventerà facilmente ladro se avrà fama: la vita dell’altro ( animale) non conta per lui, quindi non sarà il rispetto della proprietà a fermarlo. Pieno di idee ed intelligente, molto socievole ed affascinante, i Cacciatore-Ciliegio troverà quasi sempre chi lo desidera, offrendo i propri frutti rossi divertendosi, senza compromettersi. Morendo, potrà dire. “Io non ho mai lavorato.” Ha sempre fatto ciò che ha voluto nell’attività professionale…anche cambiando molto spesso mestiere.

Amori:
la sua bellezza, il suo fascino e la sua eterna giovinezza ne fanno un partner molto ricercato ed un compagno con il quale è piacevole uscire. Sempre avventuroso, il Cacciatore-Ciliegio si mostra fedele nei confronti della persona con la quale ha contratto matrimonio, ma in questa fedeltà si concede comunque avventure di un giorno, storielle brevi. Mentre il Cacciatore-Ciliegio desidera conservare la sua libertà sessuale, voi non potete mettervi in testa di tradirlo, perché ricevereste una scarica di frecce aguzze, di pugnalate inflitte con crudeltà estrema. A meno che il Cacciatore-Ciliegio non sia molto raffinato, vi organizzerà una scena così commovente della sofferenza che gli infliggete con il vostro tradimento che riuscirà così ad abbattere le vostre difese e a ricondurvi a lui. Sembra davvero difficile restare fedele a questo cacciatore che non è mai a casa e non dice dove va o quando torna. Come amante , il Cacciatore-Ciliegio è delizioso, selvaggio, naturale e molto spontaneo. Richiede molte carezze e tanta tenerezza ma, in fondo, ama soprattutto l’amore sensuale, sessuale ed istintivo. Non è un essere platonico: vuole intensità , spasmi, grida e orgasmi. Non parlategli di poesia perché ama il movimento rapido e il contatto con i muscoli contro la pelle, il fremito delle narici.

Destino:
Una vita piacevole con un destino tragico: il Cacciatore-Ciliegio non sembra esserne conscio. La morte gli gira attorno, lo attrae ed egli la trattiene nelle sue vene, dal sangue rosso come le ciliege. Viene compianto per le pene che lo affliggono, ma lui sembra relativamente a su agi in mezzo a tanti lutti. Invitate il cacciatore ad aiutarvi ad attraversare le prove della morte: questo è il suo elemento. Il Cacciatore è sicuro della sua immortalità ed è per questo che il Ciliegio cresce sempre più alt, con rami sempre più carichi e più sottili. La sua morte arriva dal cielo ma non ci pensa mai, nemmeno una volta, in vita sua. Il suo destino è nell’edonismo. Il Cacciatore-Ciliegi non ha mai rinviato un piacere al domani, ha sempre goduto sul momento, senza mai prepararsi ad affrontare l’inevitabile. Egli cavalca i proprio destino come un focoso destriero sempre pronto a qualsiasi tipo di avventura, a condizione che sia piccante e comporti un pizzico di crudeltà. Il destino del Cacciatore-Ciliegio è di raggiungere subito l’immortalità. Ci crede talmente che questo, per lui, e vero.

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